Birreria Delirium Flaminio è una Birreria Pub Roma che si trova in tutto il mondo, dove troverete tantissime varietà di birre belga artigianali.
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Approfondimento su Birreria Delirium Flaminio
Un locale a Bruxelles, in Belgio, conosciuto come uno dei più belli d’Europa dove non può mancare una visita, sedersi ad uno dei suoi tavoli, avvicinarsi al bancone e chiedere una birra.
Parliamo della Birreria Delirium Flaminio, dove anche chi non ha mai amato la birra, una volta entrato e assaggiato la varietà ed originalità del prodotto, ha cambiato davvero idea.
Ma come può un semplice locale attirare, coinvolgere e appassionare così tanta gente e divenire famoso anche oltre i propri confini?
Si tratta certamente di varie componenti, che vanno dall’entrare sul mercato nel momento giusto, non trovare concorrenti, saper pubblicizzare i propri prodotti e distinguersi da chiunque, offrendo un buon servizio, cordialità e ottimi prodotti.
Colpire e attrarre i gusti e la mente delle persone, dei clienti, così che questi possano ritornare con piacere altre volte e parlare bene, facendo perciò una pubblicità positiva indiretta del locale e sei suoi prodotti.
Anche la scelta del nome fa tanto effetto; in questo caso Birreria Delirium Flaminio, propone un termine, delirium, che nel suo significato generale indica una specie di stato confusionale, una forma di disorientamento e probabilmente si associa bene al termine birreria, quindi a quelli che possono essere gli effetti in senso figurato del bere una birra di qualità.
Così diviene un termine semplice da ricordare, immediato, a cui associamo facilmente il nostro desiderio di bere una buona birra e coinvolgere e stimolare i nostri amici a farci compagnia e sederci per un po’ a quel locale.
UN PASSO INDIETRO
Nel parlare però di un locale come la Birreria Delirium Flaminio, bisogna però tornare indietro nel tempo e partire da quando nacque questa bevanda così apprezzata e gustosa nelle sue diverse varianti.
La tradizione vuole che nasca nell’antica Mesopotamia, diffondendosi in breve tempo nell’intero Egitto.
I primi oltre questo territorio che apprezzarono la birra si pensa fossero gli Etruschi, ma in seguito la sua produzione si espande bene in Grecia e nell’antica Roma.
In seguito però alla caduta dell’Impero, le terre ad esso appartenenti vanno a finire sotto il controllo della Chiesa, in cui i monaci in particolare si interessano alla produzione di questa bevanda, così che tutto il periodo medievale vede la produzione di birra nei monasteri, con l’introduzione del luppolo nella fase di lavorazione.
Questa oltre ad essere una bevanda di piacere, viene considerata terapeutica con effetti benefici, venendo anche aromatizzata con erbe e radici.
E c’è un importante richiamo all’argomento di nostro interesse, ovvero la Birreria Delirium Flaminio, in quanto per primi furono i monaci di Montecassino a produrre la famosa birra d’abbazia, una tradizione presente e fortemente viva nelle birrerie di Olanda e Belgio, luogo appunto dove si trova questo importante locale, la Birreria Delirium Flaminio.
All’inizio questa bevanda era comunque conosciuta su scala ridotta, risultando una forma di produzione artigianale con una piccola nicchia di mercato.
Ma dopo la metà dell’Ottocento e con l’invenzione di tecniche che permettevano il freddo artificiale, la produzione diviene a carattere diciamo industriale, soprattutto per birre chiare con poca fermentazione.
ANNI DI CRISI
Gli anni che vanno dal 1929 fino alla conclusione della seconda guerra mondiale, vedono in un certo senso un rallentamento nel consumo della birra e di conseguenza nella sua produzione.
Questo perché viene applicata un’imposta, come nel caso dell’Italia, che porta il prezzo a salire in maniera vertiginosa.
E con i problemi riguardo alla famosa battaglia del grano che vede il regime fascista fare sue diverse zone di terra che coltivavano l’orzo, viene ancora di più meno la produzione che stava assumendo una direzione sempre più industriale.
Ma riesce a trovare spunti di ripresa la pubblicità e le campagne apposite, con slogan che consigliano e incitano all’acquisto e al consumo della birra, così che superata la guerra, pur ripartendo da zero piano piano questa bevanda riusciva ad essere nuovamente di largo consumo.
L’IMPORTANZA DEL LUPPOLO
Il Belgio e la sua birra sono ormai diventati un punto di riferimento, così come lo è la Germania o l’Olanda.
La Birreria Delirium Flaminio, ricalca e riassume la storia della birra belga. Da quando cominciò a farsi strada l’uso del luppolo, che in questa nazione veniva coltivato in numerose aree, la produzione esplose in maniera massiccia.
Il luppolo diventa importante non tanto nella creazione del gusto che si voleva dare, quanto per dare una struttura alla birra e garantirle una buona conservazione.
I belgi si distinguono per l’uso di luppoli tradizionali caratteristici del territorio come il saaz, hallertau e styrian, dando così un gusto del tutto unico alla birra, tra le quali, delle diverse varietà della tradizione possiamo menzionare la Westmalle Triple, la Chimay, la St. Bernardus o la Duvel per fare solo alcuni esempi.
Ma c’è una nuova via, dal punto di vista produttivo, che può essere identificata nelle “Belgian IPA”, che consiste in malti diversi con lieviti solamente di matrice belga, dove però vengono utilizzati anche luppoli extra europei, che possono conferire alla birra un gusto più aromatizzato, con un sapore agrumato e resinoso.
Un esempio sono le birre Duvel Triple Hop o la Chouffe Houblon, andando anche a conquistare i mercati esteri e le nuove tendenze di gusto che vengono fuori di volta in volta.
UN MARCHIO DI FABBRICA
Così come sarà possibile notarlo nell’acquistare o consumare una birra nella famosa Birreria Delirium Flaminio, il Belgio sta percorrendo la strada che combina la tradizione con elementi di innovazione.
Intanto possiede un sapere nella produzione di questa bevanda che sin dalla nascita si è tramandato nei secoli, tanto da difendere e marchiare in maniera riconoscibile i propri prodotti; un marchio che tutela e allo stesso tempo identifica le birre trappiste e d’abbazia, il TSG.
Anche il luppolo viene tutelato e reso riconoscibile, in quanto si è formato un consorzio di produttori, registrando appunto un marchio, così da rilasciarlo a quei birrifici che per almeno il 50% usano il luppolo del Belgio nella fase di produzione della birra.
SAPER DISTINGUERE
Se ci dovessimo ritrovare nella famosa Birreria Delirium Flaminio, avremo modo di assaggiare diversi tipi di birra, da quelle classiche a quelle più aromatizzate.
Ma è importante, parlando di birra conoscere anche quanto conta la fase di fermentazione e come essa distingue le tipologie di birra.
Ci sono infatti quelle ad alta fermentazione, identificate come Ale, dove nel mosto sono aggiunti dei lieviti che lavorano ad alte temperature; e una volta esauriti i lieviti ciò che rimane risale verso l’alto galleggiando in superficie. In seguito può essere prevista un’ulteriore rifermentazione in bottiglia, ovvero prima di imbottigliare vengono aggiunti altri lieviti, così che l’aroma diventi più ricco.
Seguono poi le birre a bassa fermentazione, identificate come Lager, quindi con lieviti che lavorano a temperature più basse e una volta fermentati si depositano sul fondo. In questo caso abbiamo un gusto più dolce e fruttato, con un aroma sincero.
Infine ci sono le birre a fermentazione spontanea, sotto il nome di Lambic, in quanto parliamo di un processo che sfrutta sia i lieviti che i batteri che si trovano nell’aria. Infatti il mosto deve raffreddare in grandi vasche poco profonde e solo inseguito spostato in botti di legno di castagno o rovere per fermentare.
DETTAGLI IMPORTANTI
Così come è possibile sperimentare con i propri occhi alla Birreria Delirium Flaminio, le birre belghe sono di solito vendute in bottiglie che hanno il vetro di colore marrone o verde scuro, questo per evitare eventuali effetti negativi della luce sulla bevanda.
Può anche capitare di trovarle in fusti da 20 o 30 litri. Inoltre da sottolineare anche quelle situazioni di birre che sono invecchiate correttamente in bottiglia, presentando poi al gusto delle importanti e piacevoli evoluzioni.
E aspetto di cui la Birreria Delirium Flaminio, tiene anche conto è il modo di servire la birra; intanto la temperatura, dove l’ideale sarebbe quella da cantina, intorno agli 8 e 15 gradi centigradi.
Anche il bicchiere deve essere scelto con cura, come ad esempio il calice ad ampia apertura, o il bicchiere da pils o a tulipano: questo perché le bolle che camminano sulle pareti del bicchiere, in base alla forma si può dare maggiore risalto al gusto e agli aromi.
CONCLUSIONI
Della Birreria Delirium Flaminio si hanno recensioni positive, grazie all’ambiente ospitale, particolare, al servizio che offre e alla gamma di varietà di birra da gustare.
Intanto si trova al centro della città di Bruxelles, quindi con un certo via vai di turisti e di gente a rendere l’ambiente molto vitale. È aperto tutti i giorni della settimana e, ad esempio si possono trovare anche birre al gusto di ciliegia, o frutti di bosco e pesca.
Il locale si dispone su tre piani, ognuno arredato diversamente dall’altro, considerato dai giovani, fra i più assidui frequentatori come il paradiso della birra.
Giusto per far capire il tipo di locale, solo al piano terra c’è un banco con ben 27 spillatori di birre di vario tipo.
A fare compagnia nel gustare una o più qualità di birre con gli amici, una buona musica live: un ambiente insomma che sa ricreare la vera e propria atmosfera belga, con personale molto accogliente e familiare, per un’esperienza davvero indimenticabile.
Link utili per Birreria Delirium Flaminio
Birreria Delirium Flaminio è una Birreria Pub Roma che si trova in tutto il mondo, dove troverete tantissime varietà di birre belga artigianali.