Birra Belga Colosseo è una Birreria Pub Roma che si trova in tutto il mondo, dove troverete tantissime varietà di birre belga artigianali.
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Approfondimento su Birra Belga Colosseo
Un luogo dove tutto ruota attorno alla birra, il Belgio, considerata una delle patrie di questa antica e famosa bevanda.
Qui si sono sviluppate nel corso del tempo importanti tecniche e competenze, anche in base alle differenti condizioni climatiche e nella diversità della coltura di cereali.
Infatti per ottenere un prodotto di qualità va posta molta attenzione alla scelta dell’acqua, ai cereali, ai lieviti, al processo di fermentazione e non dimentichiamoci del luppolo.
Ecco che in base a ciò si sono sviluppate nel tempo diverse varietà di birra, bianche, lambic, tripel, trappiste e tante altre.
Quella del Belgio è una storia riguardo alla birra che ha una lunga e antica tradizione, caratterizzata dall’apporto che hanno saputo dare in tempi medievali i monasteri e divenendo così importante, quasi come se fosse sacra, che ogni piccolo borgo in Belgio, ha un birrificio, con gruppi di persone organizzate che ci tengono a promuovere il proprio prodotto, attraverso anche l’organizzazione di feste ed eventi.
La Birra Belga Colosseo è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità e anche se il Belgio non è l’unico produttore di questa bevanda, presenta però un’enorme varietà di qualità ai sapori più vari, che in altri paesi non risulta in tal modo.
Da notare come in questa nazione la birra trova utilizzo in numerose ricette, con piatti a base di birra, oltre ad essere abbinata a differenti portate in base al tipo di pranzo.
A Bruxelles esiste anche un museo dedicato esclusivamente alla birra.
C’è comunque una forte predilezione per le birre d’abbazia, grazie soprattutto alle antiche ricette soprattutto a carattere aromatico, dotate di una certa struttura, che sono state e vengono tramandate nel tempo da diverse generazioni di monaci.
Queste birre hanno presentano una fermentazione spontanea, assumendo un grado alcolico simile alle lager, ma con un sapore che tende al fruttato.
Anche le birre trappiste sono una specie di simbolo sacro, e di ufficiali ne esistono dodici qualità: ad esempio Achel, Chimay, Zundert, Spencer e altre.
UNA SELEZIONE PER INTENDITORI
Descriverle tutte sarebbe quasi impossibile, viste le varie qualità di birra che sono presenti in Belgio, ma di certo possiamo fare una discreta distinzione tra le principali e più apprezzate, da intenditori e non.:
– Birra Omer: consta di un’alta fermentazione e poi successiva rifermentazione in bottiglia. È bionda, ha un gusto pieno, aroma fruttato di spezie e agrumi e un leggero retrogusto amaro. Il suo grado alcolico è di 8°.
– Birra Chimay: è una birra trappista, prodotta nell’abbazia di Chimay, sin dal 1863. La sua ricetta viene tramandata nel tempo e viene prodotta utilizzando acqua, orzo maltato, frumento, zucchero, luppolo e lievito. Ci sono diverse varianti: Rossa, da un gusto dolce e fruttato; Blu, più scura e leggermente amara; Bianca, dal colore arancio chiaro e molto amara; Doré poco alcolica e speziata nel gusto.
– Birra Kriek: ha un gusto fruttato, in particolare si percepisce il sapore della ciliegia, aggiunta nella fase di fermentazione e ha 6° di gradazione alcolica.
– Birra Pecheresse: indicata per chi non ama il gusto classico della birra; ha infatti un gusto fruttato, ricordando il gusto della pesca e ha una gradazione alcolica bassa, 2,5°.
– Birra Westmalle: birra trappista, caratterizzata da una schiuma densa ed è indicata per accompagnarla nel gustare formaggi stagionati.
– Birra Orval: una delle più rappresentative delle birre trappiste; ha un colore chiaro, una schiuma persistente, molto frizzante al palato, ma allo stesso tempo asciutta nel gusto, con sentori di agrumi e spezie.
– Birra Rochefort: una birra d’abbazia che si distingue in quattro varianti, Rochefort 6, che è rossa e consistente dal gusto di caramello e frutta, con 7,5°. La Rochefort 8, dal colore marrone-giallastro con un sapore più intenso e da 9,5°; la Rochefort 10, colore marrone-rossastro e un gusto che ricorda un mix di frutta tra fichi, miele, liquirizia e cannella, con 11,3°. Infine la Rochefort 8 cuveé, che viene prodotta solo per il periodo natalizio.
– Birra St Bernardus: di gradazione alcolica 12% è caratteristica per il sapore alla nocciola.
– Birra Duchesse de Bourgogne: nasce da un’alta fermentazione in botti di legno di rovere.
– Birra Kwak: ha la caratteristica di essere servita in un bicchiere particolare a forma di clessidra. È una birra doppio malto, ad alta fermentazione, dal colore ambrato. Ha un aroma di caramello e un retrogusto abbastanza amaro. La gradazione è di 8°.
ALCUNI RIFERIMENTI STORICI
Essendo una produzione che avveniva in particolare presso i monasteri, questi tra le altre attività, producevano la birra per riuscire a mantenersi economicamente e questa era una pratica che inizialmente era proibita agli esterni.
All’inizio la birra si produceva solo utilizzando l’avena, più tardi arrivò l’uso dell’orzo, del farro e della segale.
Siamo nel 1200 e ancora non era utilizzato il luppolo, infatti il retrogusto amaro veniva fuori da una miscela di spezie, le cosiddette gruit.
Poi arrivando al 1600, la produzione della birra non è più solo esclusiva dei monasteri e iniziano a nascere dei birrifici laici.
Varie vicende storiche un sistema di accise, portò ad un momento di crisi nella qualità e produzione della Birra Belga Colosseo che oltretutto dove si riusciva a produrla lo si faceva solo per il mercato locale.
Dopo la prima guerra mondiale, i produttori di birra si sono saputi rialzare dalle varie situazioni negative vissute e hanno cominciato a migliorare la qualità delle loro birre.
Oltre a saper valorizzare le birre trappiste e d’abbazia, a rendere un vero e proprio marchio l’uso del luppolo belga, hanno anche creato una specie di ibrido che univa le tradizioni della birra inglese con quelle della Birra Belga Colosseo; infatti l’esempio è la Duvel, una birra scura fermentata con alcune caratteristiche derivanti dal mondo scozzese.
Infatti ciò ha consentito anche la crescita della conoscenza del prodotto al di fuori dei confini del Belgio, tanto che circa il 50% della produzione odierna è rivolta all’esportazione.
GUSTARE LA BIRRA
Bere la Birra Belga Colosseo non significa soltanto acquistare una bottiglia, stapparla e berla. Non si percepirebbero le caratteristiche di ogni tipo di qualità e non si riuscirebbe perciò neanche a fare una vera distinzione.
Intanto dobbiamo precisare che la birra viene imbottigliata in bottiglie di vetro di tipo scuro, che consente una migliore conservazione nel tempo e dagli effetti dell’esposizione alla luce.
La birra che possiamo degustare in numerosi e caratteristici locali in Belgio, va servita per ogni qualità alla temperatura adeguata e nella maggior parte dei casi anche in bicchieri appositi.
Ogni bicchiere ha una forma diversa, la cui funzione è quella di esaltare al massimo il gusto e in base alla forma distribuire al meglio sulle proprie pareti le bollicine così da dare quel risultato in cui si percepiscono aromi e consistenza.
Anche i cibi o stuzzichini che la accompagnano devono avere quel sapore adeguato a esaltare il gusto della birra e allo stesso tempo questa bevanda esaltare il gusto del cibo.
Di solito ci sono crostini ai formaggi, salumi, omelette, tartine, insalate di vario genere, piatti tipici come il waterzoi, se non anche cibi più dolci come la mousse al cioccolato.
SCEGLIERE IL LOCALE GIUSTO
Anche la location può favorire una degustazione migliore della birra; infatti un pub che abbia un arredamento di un certo tipo, personale accogliente e preparato che sappia anche suggerire e indicare in base ai nostri gusti, la o le birre da assaggiare, per non parlare della posizione geografica e delle forme di intrattenimento, come una buona musica live.
In Belgio di certo non mancano posti del genere, dove è possibile degustare un tale numero di varietà di birre che non basta una sola volta, ma bisogna tornarci in altri momenti successivi.
Giusto per menzionarne qualcuno: luogo simbolo per eccellenza, il Delirium Pub, un vero e proprio punto di incontro degli amanti della birra, con più di 2000 qualità da assaggiare e più di 40 spillatori di birra alla spina.
Ma anche locali come “A la mort subite”, “A la Becasse”o “Poechenellekelder”, giusto per capire quante possibilità ci sono.
UNA CONOSCENZA APPROFONDITA
Ma oltre a berla e ad aver fatto un percorso storico, si può proprio toccare con mano e vedere con i propri occhi, cosa significa la birra in Belgio.
Infatti a Bruxelles c’è un vero e proprio museo, “Brasserie Cantillon” dove si produce la birra in maniera naturale ed artigianale. Si può seguire infatti il processo per intero di produzione di qualità come la Gueuze e la Lambic.
Al “Musée de la biere”, si può ammirare il processo che dall’acqua porta poi alla birra. Infatti vi è una ricostruzione di una brasserie del XVII secolo, con attrezzi originali.
Inoltre vi è una forte presenza di negozi che oltre a vendere moltissime qualità di birra, si trovano anche souvenir e gadget che si rifanno al fantastico mondo di questa bevanda così apprezzata e ricercata.
Spesso poi ci sono anche eventi organizzati appositamente per attrarre intenditori e non, che permettono di trascorrere dei momenti di divertimento, imparando a conoscere la storia, le varie qualità prodotte e il modo più appropriato per gustare questa bevanda antica ma altrettanto moderna.
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Birra Belga Colosseo è una Birreria Pub Roma che si trova in tutto il mondo, dove troverete tantissime varietà di birre belga artigianali.